Descrizione
Elmo da dragone e colbacco da cavalleggero prima guerra mondiale.
Nei primi del 1800 le uniformi e gli armamenti subiscono evoluzioni attraverso cui esprimono, nella forma e nella sostanza le accentuate funzioni spirituali ed operative della cavalleria. Il copricapo, che è l’elemento più appariscente dell’uniforme, subisce varie trasformazioni: sì passa da un iniziale caschetto di cuoio per dragoni e cavalieri allo shako (1819) per i soli cavalleggeri. In seguito tutti i reggimenti adottano un elmo di metallo, ricoperto con una fascia di pelle d’orso, poi di foca, ispirato alle linee armoniche dell’elmo ellenico. Nel 1843 la croce di Savoia in ferro lucido sostituisce il fregio dorato con l’aquila di Savoia, così come la coccarda azzurra viene, nell’entrare in guerra (1848), sostituita da quella tricolore. Per quanto riguarda l’armamento nel 1814 è eterogeneo, di importazione straniera, ma viene sostituito, subito dopo, da quello fabbricato in Piemonte. Nel 1836 uno squadrone per ogni reggimento viene dotato di lancia. Progressivamente quest’arma, estremamente efficace nelle cariche e non più adoperata dal medioevo, torna ad essere assegnata a tutti gli squadroni, unitamente alla sciabola e al pistolone (una specie di moschetto a canna corta) da appendere alla rangona (bandoliera) in sostituzione delle due pistole da sella settecentesche.